Premessa.
Il comunicato che segue è stato inviato tre giorni fa a tutti gli organi di informazione locali ed esattamente:
- La Nazione
- Il Tirreno
- TV Libera Pistoia
- La voce di Pistoia - giornale on line
i quali dovrebbero garantire pluralità di informazione e libertà di espressione, oltre a rispettare, in campagna elettorale, la par condicio.
Solo La Voce di Pistoia ha avuto un comportamento corretto pubblicando interamente il comunicato che riassume la posizione di Forza Nuova sull'argomento.
Gli altri lo hanno ignorato. Evidentemente temono le nostre opinioni, in barba alla democrazia che dicono di difendere.
La
costruzione di una centrale termoelettrica alle porte della città e
nel pieno della zona vivaistica è un progetto quantomeno
anacronistico. Forza Nuova si oppone non solo per ragioni di
inquinamento atmosferico, anche se questo rimane l'aspetto più
importante con le ricadute che comporta sulla salute e sulla qualità
delle coltivazioni agricole che tutti conosciamo.
Facciamo
notare, con la preoccupazione che sia già tutto deciso, che per
giustificare l'insediamento vengono portate argomentazioni
inconsistenti, quali l'occupazione di circa 30 persone e le
caratteristiche “poco inquinanti” del metano, smentite dalla
imparagonabile capacità occupazionale del settore vivaistico
potenzialmente danneggiato e dalla conclamata necessità di orientare
la produzione energetica verso le fonti rinnovabili.
La
società svizzera che è proprietaria di Repower ci rammenta tanto
l'Icmesa, nota negli anni settanta per l'incidente di Seveso ed il
principio che animava quel tipo di industrializzazione: produrre
in casa di altri ciò che in casa propria è ritenuto pericoloso.
Concludiamo
dicendo che in Italia non occorre incrementare la produzione di
energia, visto che quella attuale è in esubero rispetto alla
richiesta e domandandoci a chi giova e chi paga un impianto inutile.
A pochi che decidono a spese di molti, come
spesso accade, questa e la nostra risposta.
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