
Ora è chiaro, anche se per noi lo è sempre stato, perchè non si è mai visto un corteo o una targa commemorativa per un'italiano ammazzato o una nostra connazionale stuprata, nonostante che siano più le vittime civili dell'immigrazione selvaggia che della seconda guerra mondiale.
Saranno loro a salvarci! come titola l'Unità nell'edizione del 29 dicembre.
Ci salveranno dal nostro benessere, dalla nostra cultura e dalla nostra civiltà.
Tutti elementi che stiamo perdendo gradualmente e silenziosamente ogni giorno, avviati verso la povertà economica e l'impotenza intellettuale da un altro dogma proposto dalla sinistra dopo il fallimento di tutti gli altri partoriti da quei cervelli incompleti.
L'articolo di fondo è poi un altro "lapsus freudiano": ci dicono chiaramente che siamo noi a dover cambiare, questo è il loro modo di interpretare l'integrazione.
Insomma, eredi di una civiltà plurimillenaria dobbiamo rinunciare al nostro passato evolutivo e "cambiare con loro" per diventare qualcosa che piaccia a l'Unità, ai suoi lettori e soprattutto alla sua dirigenza.
Qualcosa di facilmente manipolabile, in particolare sotto il profilo elettorale: non a caso la candidata a sindaco per il Comune di Pistoia Cecilia Turco, in rappresentanza della "associazione" dal nome pseudopatriottico Io sto con Pistoia, altra scheggia di una sinistra disperata, ha invitato, pochi giorni fa, gli immigrati residenti a scegliere il loro candidato partecipando pariteticamente alle primarie.
CHI VERAMENTE STA CON L'ITALIA DEVE ADOPERARSI PER FERMARE LE IDEE DIFFUSE DA L'UNITA' E DAI POLITICI DI RIFERIMENTO, VOLTE A RACCOGLIERE CONSENSO NUMERICO PIUTTOSTO CHE PROPORRE SOLUZIONI PER I CRESCENTI PROBLEMI DELLA SOCIETA' POSTMODERNA
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