martedì 13 agosto 2013

LETTA ED IL GOVERNO IN CRISI DI ASTINENZA FISCALE


Tra le tante notizie che sanno dell'incredibile, è di questi giorni quella secondo la quale l'Agenzia delle Entrate sta  inviando a tutti i contribuenti un questionario che ciascuno dovrà riempire indicando quali pagamenti in nero ha fatto e, ovviamente, a favore di chi.
A parte il fatto che tutti dichiareranno di non aver eseguito alcun pagamento in nero, per aver avuto il loro interesse, restano comunque retroscena curiosi. Chi ha ragioni di odio verso una individuo potrà vendicarsi dichiarando di averlo pagato in nero, consegnandolo nelle mani di Befera & Co. che ormai sta allo stato di diritto come la Kyenge sta all'Italia.
Si tratta invece una trovata propagandistica che ha il duplice scopo di tenere sotto pressione quella - ormai minima - parte di italiani che lavora e di mostrare al popolo che Letta fa le cose sul serio.
Infatti un commerciante che non batte uno scontrino per disattenzione o per salvare una piccola parte del suo lavoro, sostanzialmente onesto, dalle grinfie di un fisco esagerato, costituisce per il presidente del consiglio (tutto volutamente minuscolo) un elemento di grave disturbo per l'economia del Paese.
Banche e grandi società che evadono milioni di euro ed occultano somme ancor più grandi mediante il falso in bilancio, per ingrassare gli affamatori di questo Paese che si chiamano soci occulti, ovvero quei politici che hanno favorito in tempi passati ed ora ignorano la legge che depenalizza il reato di falso in bilancio, SONO TOTALMENTE TRASCURATI DAGLI ACCERTAMENTI.
Anzi, si costringono gli italiani a pagare una tassa ingiusta, ingiustificabile ed incostituzionale (secondo la costituzione di Letta, Napolitano e Togliatti, sia chiaro) per colmare il debito accumulato da una banca quale il MPS, debito che non è un buco, ma una voragine scavata mediante raggiri, tangenti e falsi in bilancio e quindi evasione fiscale.
Più facile colpire un pensionato che per risparmiare 20 euro d'IVA paga l'idraulico al nero, piuttosto che andare a cercare un amico che ci finanzia comprando case a nostra moglie, no?
P.S.: Epifani, sindacalista indefesso difensore dei ceti più deboli, invece le tasse le paga tutte, si è fatto apposta uno stipendio, divenuto ora pensione, di quasi 4000 euro al mese, oltre agli emolumenti come segretario del PD. Operai, continuate a crederci, lui ed i suoi amici (non vostri amici) vi salveranno.

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