venerdì 25 aprile 2014

La resistenza dei tacchini

Quant'è vasta l'Italia del ridicolo che continua a festeggiare il 25 aprile. Non c'è stato neanche stavolta un auspicabile flop, ovvero una presa di coscienza della nostra drammatica situazione che il termometro segna in peggioramento. E così anche oggi abbiamo assistito alla sfilata melodrammatica dei personaggi pubblici che hanno fatto a gara per chi si dimostrava più "resistenzista" senza sapere effettivamente cosa stessero facendo.
La Liberazione, che bella parola. Liberati dalla nostra autonomia, dalla nostra indipendenza, dalla nostra sovranità nazionale, liberati dalla nostra naturale iniziativa, dalla nostra sobria moralità, dalla nostra storia, millenaria e pesante, dalla nostra identità, scomoda per qualcuno, invidiata da molti. Ed allora anche stavolta eccoli lì i Renzi ed i Napolitano con tanti anonimi partigiani, a rendere omaggio alle migliaia di feticci marmorei che vietano di dimenticare e impediscono di comprendere, come tanti incoscienti tacchini (ripieni?) che festeggiano allegramente il Natale.

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